Laser: luce “coerente” ad una determinata lunghezza d’onda.
Questa caratteristica della luce laser consente di agire su diversi tessuti, con determinate lunghezze d’onda e determinata intensità.
Ad esempio con laser a sorgente anidride carbonica si può intervenire sui tessuti duri del dente. Con il laser a sorgente neodimio, alla lunghezza di 700 nanometri, si può intervenire, ad una determinata potenza, sui tessuti molli orali e perioorali. Sfruttando quindi questa caratteristica, possiamo stimolare i fibroblasti, cellule produttrici di collagene, a produrre collagene. Se stimolate con regolarità la loro attività cellulare tende a divenire più efficiente di quanto non sia nel loro metabolismo normale, sopratutto in età più avanzata quando tutte le cellule del nostro organismo tendono a rallentare la loro attività.
Ancora, con l’utilizzo del laser si possono rimuovere le “macchie” cutanee, piccoli fibromi sessili o peduncolati, piccoli angiomi che causano inestetismi della cute del viso.